Di Vini - Emozioni Accessibili - Le nostre grandi scoperte a prezzo democratico

Ci sono tante false mitologie da sfatare sul vino e sul suo mondo, forse la più comune, è che il vino sia, sempre, una cosa da ricchi, elitaria, per pochi.

Di questo tipo di miti è vittima in special modo il vino francese, come se non esstesse vita al di fuori dello Champagne, di Bordeaux e della Borgogna, come se in Francia la gente normale bevesse sempre Krug a colazione, Petrus a pranzo, Romanee Contì per cena, e gli altri fossero astemi.

Se è vero che sulle bottiglie più famose, e provenienti dalle AOC più blasonate e di prestigio, è difficile trovare bottiglie molto abbordabili, la Francia è, per fortuna molto grande, varia e affascinante, produce ogni anno grandi vini, che fanno meno engagement su Instagram di uno Chateau Lafite, ma che garantiscono, con una spesa normale se non la felicità, momenti di piacere purissimo e democratico.

In questa ottica il nostro wine team, si impegna ogni giorno nella ricerca di bottiglie provenienti da regioni ai margini dell’hype, dove il vino ha già da tempo smesso di essere un prodotto agricolo per diventare una commodity, per restituire il vino alla vita reale, alle tavole delle persone normali, e ricordarci che il vino nasce prima di tutto per dissetare e fare star bene le persone, tutte le persone.

Difficile nascondere il nostro amore per la Loira, regione in cui accadono sempre cose bellissime, e tanti giovani produttori si cimentano nella vinificazione di uve autoctone un tempo considerate minori, o da taglio, ma che ora hanno trovato la loro giusta considerazione, come lo Chenin Blanc e il Cabernet Franc: due uve di cui innamorarsi all’istante e che potrebbero cambiare per sempre il Vostro modo di bere.

 

 

È qui, su suoli calcareo argillosi del nord ovest nella Aoc di Saumur che si producono i vini di Domanine de la Reinière.
Il loro Chenin Blanc, è La Cerisaie, fresco, floreale, appagante, in grado di accompagnare apertivi, cene a base di pesce, e formaggi morbidi.
Un vino che tende a finire, sempre troppo presto.

 

 

Il Cabernet Franc invece si chiama La Renière, un rosso intenso, appagante e freschissimo, abbinamenti consigliati?
Tutti, un vino che non sbaglia mai, disseta con eleganza e appaga con armonia, una bottiglia da scoprire e da tenere sempre in casa, per una cena last minute o per ospiti inattesi, amici, nemici e amanti. Una volta che si scopre la Loira cambierà tutto il Vostro modo di vedere la vita!

 

 

 

E se la Francia vi piace in rosa?
Avete mai provato il Whispering Angel, dalla Provenza, elegantemente intenso, un vino speciale e magico già dalla visiva.
Un blend di Grenache, Cinsault, Syrah, Carignan, Vermentino, che porta al naso tutti i profumi intensi del Mediterraneo e in bocca, l’eleganza cool tipica della Francia del Sud che col suo stile ha cambiato il modo di bere i rosati nel mondo. Un must per chi è amante del rosè o vuole diventarlo.

 

 

 

Il Barolo per tutti? Con un costo abbordabile ma che sia un vero Barolo?Ce l’abbiamo! È quello di Sordo.
Un produttore storico, dallo stile classico made in Langhe, un nebbiolo che affina 24 mesi in botte grande, per regalare una visiva emozionante, un olfatto complesso e seducente e al palato, intensità, persistenza e poesia. Il vino giusto per scoprire il meraviglioso mondo delle colline piemontesi e diventare dei veri Barolo Lovers!

 

 

 

Per tutti quelli che vogliono scoprire il meraviglioso mondo dei super tuscans, senza spendere cifre troppo importanti, c’è Le Cupole, di Tenuta Trinoro. Un taglio bordolese della Val d’Orcia che affianca, nel suo blend unico, oltre ai classici Merlot e Cabernet Sauvignon, anche piccole percentuali di Cabernet Franc e Petit Verdot, per regalare una beva agile anche a fronte dell’intensità, per un vino che appaga, disseta ed emoziona, un grande rosso toscano, in cui l’unica cosa non impressionante è il prezzo.

 

 

 

Ovviamente non ci dimentichiamo mai della Sicilia, è qui che siamo nati ed è la terra che amiamo, terra di grandi persone e di grandi vini: persone come Salvatore Tamburello che col suo Primo Blend, unisce la piacevolezza del grillo alla struttura del trebbiano, un vitigno non autoctono ma che nella occidentale ha una storia lunghissima e gloriosa, il risultato? Un bianco, intrigante, fresco e suadente, piacevole e intenso, una voce nuova e importante nel panorama enologico siciliano, da bere in inverno per pensare all’estate.